titolo mostra “Interminati Spazi” a cura di Ado Brandimarte, 2025, (Casa Matei Gallery, Str Matei Corvin 6, Cluj-Napoca 400347, Romania), video analogico, colore, 0’50”
Le opere di Stefano Scalella (Ascoli Piceno, 1992) navigano tra le tecnologie moderne e contemporanee, fondendo la nostalgia della fotografia analogica con sperimentazioni in realtà virtuale e aumentata. Il video in mostra nasce da fotografie analogiche, successivamente manipolate digitalmente. L’immagine di uova in un cartone diventa metafora di identità simultaneamente protette e imprigionate. Diverse nel colore ma di forme uniformi, le uova cercano un loro posto in una società che agisce sia da custode che da oppressore, capace di nutrire ma anche di togliere. L’ossessiva ricerca di appartenenza termina nella scomparsa, forse una fuga, forse un atto di dissoluzione. Scalella cattura questo delicato equilibrio tra visibilità e cancellazione, rivelando la fragilità dell’identità in un mondo che impone conformismo erodendo l’individualità.
The works of Stefano Scalella (1992, Ascoli Piceno) navigates between modern and contemporary technologies, blending nostalgia for analog photography with experimentation in virtual and augmented reality. The video presented in the exhibition originates from photographs taken with analog cameras, then digitally manipulated. The image of eggs in a carton becomes a metaphor for identities that are both caged and protected. Different in color yet uniformly shaped, the eggs strive to find their place within a society that acts simultaneously as guardian and oppressor, capable of nurturing, but also of taking away. The obsessive search for belonging and social cohesion ends in disappearance, perhaps an escape, perhaps a vanishing act. Scalella captures this delicate balance between visibility and erasure, revealing the fragility of identity within a world that demands conformity while eroding individuality.